Gualdo Cattaneo

IL BORGO DEI CASTELLI

Alle pendici dei Monti Martani in una posizione panoramica e suggestiva, il territorio di Gualdo Cattaneo merita una visita anche fuori dalle antiche mura cittadine. Con la sua Rocca, le chiese e i panorami punteggiati da boschi, è un ottimo punto di partenza per comprendere il sistema di castelli (rocche fortificate) e di costruzioni medievali collocati in punti strategici a difesa del territorio.

Questi costituiscono infatti un vero e proprio complesso difensivo che si offre alla visita come uno straordinario museo all’aperto, inserito in un paesaggio ulivato che armonizza perfettamente con quello più morbido e sinuoso delle colline vitate.

Dopo la visita di Gualdo e della sua Rocca, prendete la direzione di Pozzo che, immerso nel verde degli ulivi, sovrasta la valle del fiume Puglia. L’impianto architettonico del castello offre singolari scorci medievali. Proseguendo, il castello di Cisterna (XIII sec.), su di un colle sopra il Puglia, si presenta in discrete condizioni, con l’alta torre medievale ben visibile, accanto alla quale sorge un nucleo abitato di origine ottocentesca. Al confine tra i comuni di Gualdo Cattaneo e Giano dell’Umbria incontrerete il castello di Marcellano, risalente al XII secolo. Durante il periodo natalizio vi si svolge un presepe vivente che ogni anno coinvolge gli abitanti dell’intero borgo in allestimenti e scene di vita tradizionale dell’epoca medievale e decine di figuranti in costume, botteghe di artigiani, taverne con vino caldo ed eccellenze gastronomiche locali. Al calar del pallido sole di dicembre, in uno scenario unico, ha luogo la rappresentazione della Natività.



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Di supposte origini longobarde è invece il castello di Saragano (a pochi km da San Terenziano) che fu dimora del console romano Lucio Lucinio Sura da cui forse prese il nome. Per la singolare ubicazione nella pace naturale della quercia e del cerro, in un silenzio assoluto e sacrale, il castello di Ceralto costituisce una sintesi singolare tra il sito in cui è ubicato, la tipologia architettonica e l’assoluta tranquillità che lo avvolge. Nei pressi del castello cresce uno dei lecci più grandi dell’Umbria, con un’età stimata intorno ai 200 anni. Poco distante da Gualdo, il castello di Barattano è forse l’esemplare più marcato del sistema dei castelli gualdesi, con la sua ampia cinta muraria, stretti vicoli e alti torrioni.

Dall’alto di una collina isolata, il castello di Torri domina la vallata sottostante in cui si snoda la strada S. Terenziano-Bastardo. Una porta d’ingresso ad arco con lo stemma dell’aquila tuderte conduce all’interno, dove le abitazioni si appoggiano alla cerchia perimetrale. Sul versante opposto si erge il castello di San Terenziano (XIV sec.), costruito a difesa della popolazione con uno schema tradizionale a pianta quadrata. Al suo interno la chiesa omonima rappresenta un raro esempio di costruzione formata da due chiese sovrapposte: l’inferiore dell’XI secolo e la superiore risalente alla fine del ’200.

Completano l’itinerario dei castelli gualdesi il castello di Grutti, a metà strada tra Massa Martana e Todi, della cui struttura medievale conserva solo alcuni torrioni; il castello di Speltara, sulla strada S. Terenziano-Collazzone, maniero abbandonato a pianta quadrata con un’unica e alta torre angolare; il castello di Simigni (1103 circa), vicino alla frazione di Bastardo, attualmente di proprietà privata, il castello di Forte Sorgnano e il castello di Pomonte che, immerso in una folta vegetazione, presenta una pianta quadrilatera con piccole torri agli angoli.

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